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Associazioni Calcio Riunite Messina 2019-20 · Nella stagione successiva in Serie B il Venezia si salvò grazie ad un torneo di qualificazione giocato tra Pro Vercelli, Messina e Catania, giunte quartultime insieme ai neroverdi. Nella UEFA Nations League si classificò seconda nel 2020-2021, sconfitta in finale dalla Francia, e vinse il torneo nel 2022-2023, battendo in finale ai rigori la Croazia. Da quel momento la Diavolo ha inanellato una serie di stagioni molto positive, coincise con il ciclo del tecnico di Parma: un ottavo di Europa League e il ritorno in Champions, un’uscita ai gironi (nella stagione, però, dello Scudetto), una semifinale di Champions League e un quarto di finale di Europa League. Dopo un periodo di alti e bassi, durante il quale retrocesse in Seconda Divisione nel 1921-1922 a seguito di uno spareggio con la Rivarolese (non previsto dal regolamento, ma organizzato dalla Federazione dopo la ricomposizione dello scisma FIGC-CCI), ritornò in Prima Divisione al termine della stagione 1925-1926. La Prima Divisione però, in seguito a una riforma dei campionati e alla creazione del nuovo campionato di massima serie, la Divisione Nazionale, non era più la massima serie, ma il secondo livello dei campionati italiani. Un secondo posto raggiunto all’ultima giornata andando a vincere a Bergamo con l’Atalanta (1-0), affiancandola in classifica e ottenendo la promozione grazie ad un miglior quoziente-reti.

Nella stagione 1938-1939 il Venezia parte con grandi ambizioni riuscendo a conquistare la promozione in Serie A grazie al secondo posto alle spalle della Fiorentina. In campionato il Venezia, dopo essersi preso il lusso di battere in casa i futuri campioni d’Italia dell’Ambrosiana, conclude onorevolmente al decimo posto. Nel 1911-1912 il Venezia, dopo aver vinto il girone veneto-emiliano, raggiunse la finale nazionale contro la Pro Vercelli, maglia juve nera e oro perdendo poi per 7-0 all’andata e per 6-0 al ritorno. In servizio militare a Venezia, il marinaio Mazzola, dopo essersi messo in luce al campo dei Bacini giocando degli incontri tra rappresentative militari, fece un provino con il Venezia che lo acquistò poi dall’Alfa Romeo, squadra di Serie C emanazione dell’omonima azienda milanese. Nel 1926-1927 il Venezia partecipò così al campionato di prima divisione, classificandosi 6º su dieci squadre partecipanti. Tra il 1908 ed il 1910 il Venezia disputò due campionati dell’allora Terza Categoria, intervallati da uno di Prima Categoria disputato nel 1909. Al debutto nel campionato di massima serie i lagunari vennero ammessi direttamente alla semifinale contro i campioni lombardi, in quanto unica iscritta veneta, ma nel doppio confronto con i meneghini dell’U.S. La prima esperienza in terza serie fu molto breve perché i veneziani vinsero subito il campionato, davanti a Vicenza, Udinese e Padova, e tornarono a disputare la Serie B, raggiungendo in quell’anno anche i sedicesimi di finale di Coppa Italia, dove il Venezia fu sconfitto 2-0 dalla Lazio.

Tra i grandi artefici della promozione anche Giuseppe Girani, allenatore subentrato a campionato in corso e che guiderà i veneziani anche nella stagione successiva. Nel frattempo l’8 maggio 1927 dopo una lunga ristrutturazione viene inaugurato a Sant’Elena il nuovo Campo Sportivo Fascista alla presenza del Ministro delle finanze Giuseppe Volpi e del presidente del C.O.N.I. La stagione 2012-2013 ha visto il Frosinone disputare il campionato di Lega Pro Prima Divisione, nel girone B. Sulla panchina è chiamato Roberto Stellone, promosso come allenatore della prima squadra dopo aver vinto con la squadra dei Berretti il titolo nazionale, nella stagione precedente. L’obiettivo è quello di favorire lo sviluppo dei vari brand e impegnare risorse in progetti di utilità pubblica e sociale, facendo in modo che i valori dello stilista perdurino nel tempo e che vengano rispettati nella politica della società, anche qualora ci fossero cambi nel direttivo. La stagione 2006-07 si concluse con la salvezza certa con un turno d’anticipo; nel frattempo avvenne anche il passaggio di proprietà dalla famiglia Resta a quella De Salvo, proprietaria di diversi policlinici nell’Italia settentrionale e desiderosa di sfondare nel mondo del calcio. Solo ulteriori spareggi in campo neutro portarono il Venezia a giocarsi la salvezza nella gara decisiva giocata a Roma l’11 luglio 1937 contro il Catania e vinta per 4-0. Nello stesso anno il Venezia raggiunse gli ottavi in Coppa Italia contro il Milan.

Serie B riuscirono ad ottenere la salvezza. In particolare, metà delle società avrebbero costituito la Divisione Nazionale Serie A, quelle classificate tra la nona e la quattordicesima posizione la Divisione Nazionale Serie B insieme alle quattro vincenti della Prima Divisione, mentre le ultime due classificate di ogni girone sarebbero state addirittura retrocesse in Prima Divisione. In base alle medesime pervenute, il Direttorio Federale stabilirà i gironi fissando di conseguenza le varie squadre da promuovere. I due gironi da sedici squadre così costruiti avrebbero dunque avuto il duplice scopo sia di assegnare il titolo del 1929 – che per ovvi motivi di tempistica a quel punto non sarebbe stato disputato con un torneo conclusivo, bensì reintroducendo per un’ultima volta la finale (e per lo stesso motivo anche la Coppa CONI non fu disputata) -, sia quello di suddividere le società in un raggruppamento d’élite e in uno cadetto per le stagioni a venire. Nonostante un torneo all’italiana di andata e ritorno, le quattro squadre terminarono a pari punti.

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