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Concorso Maglia del Mese: La comunità di Footy Headlines sta votando per la migliore maglia da calcio rilasciata a maggio 2025, con 20 contendenti tra cui scegliere. Le risate degli spettatori presenti sul campo di Collemaggio portarono alla sua sostituzione con una maglia bianca con risvolti e calzoncini neri e, successivamente, una maglia azzurro Savoia. Pordenone (che all’epoca contava quasi 17 000 abitanti) era conosciuta in tutta Italia anche per il campo di aviazione della Comina inaugurato nella primavera del 1910, dal quale si alzavano in volo i vari Francesco Baracca, Oreste Salomone, Alfredo Barbieri e il «vate» D’Annunzio, nuove magliette del napoli che in città trovavano alloggio e svago. La Jugoslavia giocò la sua ultima partita il 25 marzo 1992 contro i Paesi Bassi, era un’amichevole che la Jugoslavia perse 2-0; dopo questa partita la nazionale di calcio della Jugoslavia cessò definitivamente di esistere a causa della sua disgregazione. Esordì in campo internazionale il 28 agosto 1920 ad Anversa perdendo per 7-0 contro la Cecoslovacchia.

Per quanto riguarda le altre Nazionali si citano Jehad Muntasser (in rossoblù nel 2001-2002), che ha disputato 34 partite e segnato 8 reti con la Libia, e Kenneth Zeigbo (anch’esso in rossoblù nel 2001-2002), con all’attivo 3 presenze e 1 rete con la Nigeria, mentre Daniel Ola (in rossoblù nel 2002-2003) pur essendo stato convocato dalla stessa Nazionale nigeriana non è mai sceso in campo. Per quanto riguarda le Nazionali giovanili, infine, Marco Villa, attaccante dell’Aquila dal 2008 al 2010, vanta 9 presenze e 1 rete con la Nazionale tedesca Under-21 mentre Hrvoje Miličević, mediano rossoblù nel 2015-2016, ha collezionato 17 presenze tra la Nazionale Under-21, quella Under-20 e quella Under-19 della Croazia e 4 presenze con la Bosnia ed Erzegovina. Negli anni ottanta la nazionale jugoslava affrontò un periodo difficile; dopo le mancate qualificazioni ad Argentina 1978 e ad Euro 1980, i plavi ottennero la qualificazione al Campionato mondiale di calcio 1982 ma abbandonarono il torneo dopo aver ottenuto solo 3 punti in 3 partite: pareggiarono 0-0 contro l’Irlanda del Nord, persero 2-1 contro la Spagna a causa di una condotta arbitrale non irreprensibile (un rigore fallito dalla Spagna e fatto inspiegabilmente ripetere fino a quando non fu realizzato) e vinsero 1-0 contro l’Honduras.

Nella finalissima contro l’URSS la Jugoslavia passò in vantaggio con Galić al 41′, ma i sovietici fecero 2 reti con Metreveli e Ponedel’nik e si aggiudicarono il trofeo. Il risultato non cambiò durante i tempi supplementari, e nella ripetizione di due giorni dopo l’Italia vinse agevolmente, con reti decisive di Riva e Anastasi, manchester city maglia contro una Jugoslavia penalizzata da molte assenze e infortuni; l’Italia si aggiudicò il primo titolo europeo della sua storia e la Jugoslavia dovette abbandonare Roma con molta delusione. Un’improbabile combinazione di giallo, verde, blu e bianco, che mise a dura prova la tecnologia delle prime TV a colori durante i Mondiali di Messico ’70. La divisa da trasferta invece è stata nelle gran parte delle stagioni di colore bianco con il rosso-blu limitato alle rifiniture laterali o alle bande, disposte verticalmente, orizzontalmente o diagonalmente; sul finire degli anni novanta la squadra utilizzò una maglia da trasferta bianca con lo stemma societario al centro del busto e alcuni piccoli scacchi di colore rosso e blu ai lati. Calzoncini e calzettoni sono bianchi o talvolta blu. Queste rivalità sono legate alle vicissitudini storiche e politiche riguardanti soprattutto i confini dell’Albania. Con la caduta del regime comunista, iniziata nel dicembre 1990, il calcio albanese aprì i propri confini e i giocatori albanesi poterono giocare per squadre di club estere.

1960-61 – 10º nel girone C della Prima Categoria Pugliese. La prima coppia che termina la missione vince la puntata. LAZIO (prima maglia) – ufficiale – Lo slogan “Unica Fede, Unica Passione” è applicato in ideogrammi nipponici sul retro della maglia, sotto il colletto. Esplora la nostra collezione e trova la maglia perfetta per te. La nostra radio trasmetteva canzonette. Con il succedersi delle stagioni e delle gestioni societarie di volta in volta lo stilema dell’aquila è stato rielaborato in modo diverso e addirittura in alcuni periodi (soprattutto negli anni seguenti alle due rifondazioni del 1994 e del 2004) lo scudo societario è cambiato quasi ogni anno, rendendo impossibile l’identificazione del sodalizio con uno stemma univoco. A seguito della vittoria nel campionato del mondo 1982 venne modificato lo stemma, e il nuovo logo prevedeva uno scudo svizzero, bordato in oro, contenente il tricolore sovrastato da una banda nera al cui interno trovavano spazio tre stelle dorate, rappresentanti i tre titoli mondiali conquistati. A partire dal 1998, anno del ritorno dell’Aquila tra i professionisti, si assistette alla nascita di molti nuovi gruppi organizzati, la maggior parte dei quali però scomparve nel giro di poche stagioni: Torcida rossoblù, I peggiori, La banda dello Sciamano e 721 s.l.m..